Nel 1995, su iniziativa di alcuni soci del Club Alpino Italiano della sezione di Fermo, nasce il Gruppo Speleo Cavità Artificiali. Dopo una serie di ricerche, incontri e contatti si giunge alla creazione di un progetto di ricerca ed esplorazione della Fermo Sotterranea caratterizzato dalla presenza di numerose cavità artificiali scavate nel sottosuolo del centro urbano.
Nella città le strutture sotterranee esistenti sono considerate un vero e proprio capolavoro di ingegneria idraulica composto da diverse grandi cisterne romane e da una fitta rete di acquedotti e cunicoli antichi, grotte, pozzi e fontane.
Il piano denominato “Percorsi sotterranei Adriatici”, per sua natura innovativo, poi esteso a tutti i paesi del Piceno meridionale, è quello di elevare al rango di patrimonio culturale le architetture nascoste, scavate e modellate nel sottosuolo delle città, improntato sull’attuazione di una topografia del sottosuolo e delle sue conoscenze. Tali strutture rappresentano la parte intestina delle città, formano ipogei con sistemi articolati ed integrati, legati alla captazione delle acque, a drenaggi di versanti, alla raccolta di derrate ad utili rifugi nei periodi di assedio, a riti mistici, ad incontri più o meno clandestini.
Con questi scopi il progetto racchiude un lungo ed articolato lavoro:
1 – Fasi ricognitive comprendenti esplorazioni speleologiche di sistemi di trasporto idrico denominati qanat, opere di drenaggio, grotte artificiali, pozzi.
2 – Fasi partecipative attraverso l’elaborazione di schede che rilevino le opere e la morfologia del sottosuolo, le varie fasi storiche delle strutture e del loro utilizzo corredate da documentazioni fotografiche.
3 – Catalogazione e catasto del sotterraneo ai fini della conoscenza scientifica in ambito della Protezione Civile.
4 – Fasi di pianificazione urbanistica per realizzare poi una topografia del sottosuolo.
5 – Fasi informative degli studi, con rilievi di tradizioni popolari, di racconti emozionali che in genere si tramandano del mondo sotterraneo; una cultura di miti e leggende.
6 – Avvicinamento all’antico sconosciuto che si rivela nella memoria del sottosuolo, nella dimensione del nascosto che necessita di essere tradotta per comprendere ambiti, spazi della vita del passato.
Il Gruppo, nel coinvolgimento relazionale del Congresso intende presentare, attraverso un PPT, le esplorazioni compiute su alcuni sistemi di approvvigionamento idrico all’interno della prima cerchia romana di FIRMUM PICENUM oppure un DVD della durata di 35 minuti.
MASSIMO SPAGNOLI
Coordinatore pro tempore del Gruppo Speleo CAI Fermo
I partners del progetto sono:
Italia Nostra - sezione di FermoCi si è posto l'obiettivo di far conoscere alla comunità territoriale le bellezze dei percorsi sotterranei della città e di raccogliere le disponibilità di chi vorrà approfittare delle visite guidate o ancor meglio di chi vorrà impegnarsi come volontario nelle azioni previste. Tale fase prevede la realizzazione di materiale promozionale ad hoc che sarà distribuito nei principali luoghi pubblici e di aggregazione di Fermo e dei paesi limitrofi.
Si prevede anche una conferenza stampa di lancio del progetto ed una trasmissione radiofonica sulla locale emittente radio.
Si provvederà infine alla costruzione di un sito internet dedicato.
E' stat allestita una mostra storico-documentaria e fotografica sulla città sotterranea presso il Caffè Letterario - piazza del Popolo, Fermo. L'apertura della mostra sarà l'occasione per un incontro pubblico nel corso del quale sarà presentato un prodotto multimediale che illustrerà i vari percorsi sotterranei della città, dando conto della ricchezza culturale e storica di tali tesori. Parteciperanno all'incontro quali relatori: Massimo Spagnoli, Massimo Bottini, Keoma Ambrogio, Marco Rotunno
Tale incontro sarà altresì il momento per fare una valutazione intermedia delle attività progettuali, in particolare per quanto riguarda le visite guidate e per un ulteriore spinta promozionale delle stesse.
I volontari delle associazioni proponenti, i referenti di tutti gli enti coinvolti e coloro che dopo la fase precedente si renderanno disponibili parteciperanno ad un percorso formativo in cui verranno approfonditi i contenuti dell'attività di 'Operatore cavità artificiali' con istruttori qualificati del Servizio Speleologico Italiano (Giorgio Marinelli) e del Club Alpino Italiano (Massimo Spagnoli e Alberto Recanatini)
E' l'attività centrale del progetto. I volontari precedentemente formati, con l'assistenza e la supervisione di personale specializzato, organizzeranno visite a cunicoli, acquedotti romani, cisterne, fontane, ecc. della Fermo sotterranea rivolte alla cittadinanza, ai residenti nei Paesi limitrofi, a tutti i turisti del territorio. Visite guidate dedicate agli studenti consentiranno di promuovere progetti nelle scuole, prevedendo anche la realizzazione di audiovisivi.
Al termine delle attività progettuali si prevede inoltre l'organizzazione di un incontro pubblico per restituire alla comunità locale informazioni in merito ai risultati raggiunti dal progetto e valutare le prospettive di sostenibilità delle attività avviate. Parteciperanno: Massimo Spagnoli, Niccola Campofiloni, Lucio Tomei, Keoma Ambrogio, Liliana Anconetani, Elvezio Serena.
Tale incontro segnerà altresì il momento ufficiale nel quale diventerà effettiva la partecipazione della città di Fermo alla rete interregionale de 'I percorsi sotterranei adriatici', riconoscimento che dà valore aggiunto alle attività realizzate ma che soprattutto genererà sinergie e risorse per la prosecuzione del progetto.
Far conoscere, valorizzare e tutelare, attraverso la diffusione di opuscoli, cartoline, manifesti e locandine, strumenti multimediali, sito Internet, incontri pubblici, mostra e pubblicazione il consistente e prezioso patrimonio ipogeo, grande ricchezza nascosta della città e occasione di attrazione turistica
Organizzazione di visite guidate per una conoscenza diretta del sottosuolo storico per i cittadini del territorio ed i turisti.
Esplorazione, rilievo e documentazione di nuove strutture ipogee, anche al fine di completare la mappa ipogea della città antica.
Promuovere ulteriori e approfondite ricerche storico-scientifiche tra gli studiosi del settore.
